Il FUTURO NON HA ETA'

Lo Spi-Cgil (Sindacato Pensionati Italiani) è il Sindacato generale delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane che tutela e organizza nella Cgil i pensionati di tutte le categorie, soggetti a qualsiasi regime pensionistico. Lo Spi-Cgil promuove lo sviluppo e la collaborazione tra Federazioni di categoria e Sindacato dei pensionati, ed è affiliato alla Federazione Europea Pensionati e Anziani (Ferpa). Leggi lo Statuto approvato dal XVII Congresso nazionale dello Spi-Cgil, tenuto a Montesilvano nei giorni 16-17-18 febbraio 2006.

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13/10/2022

Non autosufficienza, primo passo verso la legge

Il disegno di legge approvato il 10 ottobre nell’ultimo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi contiene i principi e i criteri che il futuro Governo dovrà seguire per definire i nuovi assetti dell’assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti. In linea generale questi principi sono tutti orientati a garantire la promozione del valore umano, sociale, culturale ed economico di ogni stagione della vita. Positivo, sia a livello nazionale che in Friuli Venezia Giulia, il giudizio dello Spi.
OBIETTIVI E PRINCIPI Il primo ambito nel quale la futura legge detta la linea al Governo per l’adozione di un decreto attuativo è quello dell’invecchiamento attivo, dell’inclusione sociale e della prevenzione della fragilità (articolo 3). Grande attenzione dovrà essere dedicata non solo alle misure destinate a contrastare l’isolamento e la marginalizzazione, al riordino, al potenziamento e all’integrazione delle diverse misure di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria o a promuovere interventi di sanità preventiva a domicilio, ma anche allo sviluppo di interventi per la solidarietà e la coesione tra generazioni
STRUMENTI E RISORSE L’articolo 4 del disegno di legge a delineare una nuova governance dell’assistenza agli anziani, incentrata sul Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (Snaa), il cui scopo è quello di procedere alla programmazione integrata, alla valutazione e al monitoraggio degli interventi e dei servizi statali e territoriali. Uno strumento che dovrebbe consentire, tra l’altro, il superamento dei divari territoriali in fatto di assistenza agli anziani. Il nuovo sistema intende rafforzare una serie di elementi preesistenti, quali i punti unici di accesso (Pua), i progetti individualizzati di assistenza integrata (Pai), o gli Ambiti territoriali sociali (Ats), ma in un’ottica più organica e sistematica, garantita, tra l’altro, da un efficace sistema di monitoraggio delle diverse tipologie di prestazione ricomprese nei Livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) da integrare sempre con i Livelli essenziali di assistenza (Lea) sanitari. Altrettanto importanti sono le misure in ambito economico e di copertura degli interventi, previste rispettivamente dagli articoli 5 e 8 del disegno di legge. Tra le principali novità vi è l’istituzione del Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti, le cui risorse dovrebbero essere assegnate con la prossima legge di bilancio. Viene prevista la sperimentazione di una prestazione universale, a scelta del soggetto beneficiario, sotto forma di trasferimento monetario o di servizi alla persona, che, se fruita, è sostitutiva dell’indennità di accompagnamento. Di assoluto rilievo sono anche le misure a sostegno dei caregivers, cioè di chi presta assistenza a familiari conviventi e non, o quelle destinate a incentivare la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente.
I TEMPI Il disegno di legge dovrà essere trasmesso al Parlamento per l’approvazione da parte di Camera e Senato, prevista (se i tempi saranno rispettati) entro marzo 2023. A questo punto, entrata in vigore la legge vera e propria, il nuovo Governo avrà tempo fino al 1° marzo 2024 per adottare i decreti attuativi e far partire concretamente il nuovo meccanismo di assistenza. Un termine tassativo, essendo quella sulla non autosufficienza una riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e quindi rigorosamente legata al suo cronoprogramma attuativo per l’accesso alle relative risorse. Nel frattempo entrerà in vigore il nuovo Piano nazionale per la Non Autosufficienza 2022-2024, che anticipa alcune delle misure previste dal disegno di legge.