Il FUTURO NON HA ETA'

Lo Spi-Cgil (Sindacato Pensionati Italiani) è il Sindacato generale delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane che tutela e organizza nella Cgil i pensionati di tutte le categorie, soggetti a qualsiasi regime pensionistico. Lo Spi-Cgil promuove lo sviluppo e la collaborazione tra Federazioni di categoria e Sindacato dei pensionati, ed è affiliato alla Federazione Europea Pensionati e Anziani (Ferpa). Leggi lo Statuto approvato dal XVII Congresso nazionale dello Spi-Cgil, tenuto a Montesilvano nei giorni 16-17-18 febbraio 2006.

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17/06/2022

Meno tasse sulle pensioni, più sanità pubblica e welfare: l'appello dello Spi Cgil

Pensionati da tutta Italia a Bologna oggi per lanciare l’allarme redditi, per il potenziamento della sanità pubblica e del sistema assistenziale. Con loro c'era anche una nutrita delegazione (oltre cento persone) dal Friuli Venezia Giulia, che nel Parco della Montagnola, nel centro del capoluogo emiliano, ha partecipato alla manifestazione “Pace, redditi e non autosufficienza”, indetta dallo Spi Cgil, che ha visto gli interventi del segretario generale dello Spi Ivan Pedretti e del leader della Cgil Maurizio Landini.
Misure immediate in difesa del potere d’acquisto dei pensionati, eroso dall’impennata dell’inflazione e dalla pressione fiscale, il potenziamento della sanità e del welfare territoriale, in linea con le indicazioni di Pnrr, l’approvazione in tempi rapidi di un disegno di legge sulla non autosufficienza. Queste le richieste al centro dell’iniziativa, che punta in primis a una maggiore tutela dei redditi dei pensionati. «L’ultima riforma delle aliquote e delle detrazioni fiscali – spiega il segretario generale Roberto Treu – ha penalizzato ulteriormente i pensionati, che sopportano, a parità di reddito, una pressione fiscale che supera di quasi 12 miliardi quella dei lavoratori dipendenti. Nessun altro Paese europeo vede un carico fiscale così alto sulle pensioni, colpite anche, negli ultimi quindici anni, dalla tassa occulta delle mancate rivalutazioni e dal drenaggio fiscale. Da qui la necessità di misure urgenti, come l’estensione e aumento della quattordicesima, partendo da quel 50% di pensionati, oltre 170mila nella nostra regione, che non arrivano a 1.500 euro lordi di reddito mensile, tredicesima inclusa».
Sul tavolo anche i temi della non autosufficienza, visto che l’impegno del Governo ad approvare una legge non ha ancora prodotto alcun testo sul quale avviare un confronto, e della sanità pubblica: «Il potenziamento dei servizi territoriali e dell’assistenza domiciliare – dichiara ancora Treu –  è tra i principi alla base del Pnrr, che mette a disposizione delle Regioni importanti risorse per centrare questi obiettivi. Deve farlo anche la nostra Regione, investendo sul pubblico e non sul privato: servono segnali concreti subito, a partire da una politica immediata di accelerazione delle assunzioni».