Il FUTURO NON HA ETA'

Lo Spi-Cgil (Sindacato Pensionati Italiani) è il Sindacato generale delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane che tutela e organizza nella Cgil i pensionati di tutte le categorie, soggetti a qualsiasi regime pensionistico. Lo Spi-Cgil promuove lo sviluppo e la collaborazione tra Federazioni di categoria e Sindacato dei pensionati, ed è affiliato alla Federazione Europea Pensionati e Anziani (Ferpa). Leggi lo Statuto approvato dal XVII Congresso nazionale dello Spi-Cgil, tenuto a Montesilvano nei giorni 16-17-18 febbraio 2006.

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27/04/2022

«Bocciatura atti aziendali, le critiche del sindacato avevano colto nel segno

«La bocciatura degli atti delle tre aziende sanitarie conferma il giudizio fortemente negativo espresso dal Sindacato pensionati della Cgil e dai comitati che avevano chiesto, a livello regionale e a Trieste, il ritiro degli atti. Quanto avvenuto conferma e rafforza anche il nostro giudizio negativo sull’assoluta indisponibilità dei direttori aziendali a confronti costruttivi e partecipati con le organizzazioni sindacali e le rappresentanze professionali della sanità». Il segretario regionale dello Spi Cgil Roberto Treu commenta così il mancato via libera agli atti aziendali comunicato dalla direzione regionale Salute sulla base dei pareri negativi espressi dall’Arcs.
«In particolare prosegue Treu – va sottolineata la bocciatura dei programmi sui servizi territoriali, segno che gli obiettivi di rafforzamento degli stessi, centrali nelle strategie Pnrr, sono stati largamente disattesi. È questo un nodo fondamentale della nuova sanità pubblica, alla quale si è contrapposta una visione privatistica e di delega esterna. La strada da percorrere passa attraverso un ruolo centrale dei distretti, cui spetta il compito di rafforzare la sanità sul territorio e di coordinare e gestire le  nuove realtà previste dal Pnrr: le case e gli ospedali di comunità, i centri di coordinamento, gli infermieri di comunità e, più in generale, l’assistenza sociosanitaria di prossimità. Lo Spi Cgil – conclude il segretario – auspica che si apra ora una nuova fase di consultazione e di partecipazione sia a livello regionale che a livello territoriale, che metta al centro i bisogni dei cittadini e non la logica ideologica della delega ai privati».