Il FUTURO NON HA ETA'

Lo Spi-Cgil (Sindacato Pensionati Italiani) è il Sindacato generale delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane che tutela e organizza nella Cgil i pensionati di tutte le categorie, soggetti a qualsiasi regime pensionistico. Lo Spi-Cgil promuove lo sviluppo e la collaborazione tra Federazioni di categoria e Sindacato dei pensionati, ed è affiliato alla Federazione Europea Pensionati e Anziani (Ferpa). Leggi lo Statuto approvato dal XVII Congresso nazionale dello Spi-Cgil, tenuto a Montesilvano nei giorni 16-17-18 febbraio 2006.

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27/03/2021

Dietro al record di contagi e decessi in Fvg esistono precise responsabilità politiche

L’accelerazione della mortalità e del decremento demografico registrata nel 2020 in Fvg è evidentemente legata ai decessi legati alla pandemia, che dall’inizio della seconda ondata mostrano un’incidenza praticamente doppia rispetto alla media nazionale, consegnando alla nostra regione un tristissimo primato. Di fronte a questa constatazione, nessuno può esimersi da un’attenta analisi delle cause di questa situazione. Ecco perché è doveroso ricordare e sottolineare gli errori che hanno segnato la gestione dell’emergenza sanitaria in questa regione:
- La decisione irresponsabile dell’assessore alla sanità di obbligare le case di riposo a tenere nelle strutture i malati Covid, con conseguente balzo dei contagi e dei decessi, che nelle strutture per anziani si attestavano su livelli molto elevati già nella prima ondata;
- il mancato potenziamento dei servizi sanitari territoriali;
- il costante calo dei medici di famiglia e l’assenza di un programma per il loro reclutamento;
- il rinvio costante delle assunzioni in sanità, che ha penalizzato i servizi ospedalieri e provocato un aumento esponenziale delle liste d’attesa, con il conseguente peggioramento delle condizioni delle decine di migliaia di cittadini ammalati;
- la mancata programmazione, nell’estate scorsa, di misure adeguate a gestire la prevista seconda ondata, con il conseguente caos nei tracciamenti, nell’organizzazione dei servizi, nel recupero dei tempi delle liste di attesa.
- la gestione, da ultimo, delle vaccinazioni, per le quali sono  ancora da organizzare gran parte degli spazi e dei servizi.
Fin dalla prima ondata, in sostanza, si è continuato a rincorrere l’evoluzione  dal virus, anziché programmare, organizzare e prevenire. Se il Friuli Venezia Giulia è oggi la prima regione per contagi e morti (pressoché il doppio della media nazionale), ciò non può dipendere solo da un destino cinico e baro. Esistono invece fattori e dati oggettivi che comportano precise responsabilità politiche e gestionali. Responsabilità che non possono essere sottaciute e minimizzate, per le conseguenze nefaste che hanno avuto sui cittadini di questa regione.
Roberto Treu
Segretario generale Spi Cgil Fvg