Il FUTURO NON HA ETA'

Lo Spi-Cgil (Sindacato Pensionati Italiani) è il Sindacato generale delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane che tutela e organizza nella Cgil i pensionati di tutte le categorie, soggetti a qualsiasi regime pensionistico. Lo Spi-Cgil promuove lo sviluppo e la collaborazione tra Federazioni di categoria e Sindacato dei pensionati, ed è affiliato alla Federazione Europea Pensionati e Anziani (Ferpa). Leggi lo Statuto approvato dal XVII Congresso nazionale dello Spi-Cgil, tenuto a Montesilvano nei giorni 16-17-18 febbraio 2006.

News

12/02/2021

Lo Spi Cgil Trieste denuncia: è caos nel piano vaccini

Pubblichiamo la dura nota dello Spi Cgil di Trieste sulla situazione della campagna vaccinale:

I nostri anziani non si meritano questo. Stiamo assistendo preoccupati e perplessi a quanto che sta succedendo nella vicenda delle vaccinazioni anti COVID-19. Anziani ultraottantenni o loro congiunti in fila, fuori dalle farmacie, per poter prenotare la vaccinazione. Intoppi gestionali (la piattaforma Insiel che collassa), una comunicazione pubblica contorta e di difficile comprensione per i cittadini rendono l'approccio alle vaccinazioni un evento ansiogeno e faticoso.
Crediamo di interpretare un pensiero diffuso dicendo: esiste un piano organico di intervento sulle vaccinazioni?
Dalla lettura dei documenti pubblicati sul sito della Regione FVG pare di NO!
Si può intervenire su una materia così complessa e delicata facendo una conferenza stampa invece di predisporre una organica comunicazione istituzionale? Il sito della Regione FVG a tutt'oggi pubblica parte del nuovo piano vaccinale assieme al vecchio e i due si contraddicono.
Chi sono esattamente gli ultraottantenni "fragili”? Sono i non autosufficienti? Sono i colpiti da malattie pesanti? Chi sono? Quando l'Azienda Sanitaria si farà viva e chiamerà queste persone?
Gli interrogativi potrebbero continuare per le varie categorie in cui si può segmentare la popolazione. Che questi interrogativi vengano posti da una persona è comprensibile, che sia costretta a farlo una organizzazione sindacale segnala che oltre al caos gestionale c'è un serio problema di riconoscimento del ruolo delle rappresentanze sociali da parte della Regione FVG e dell'Azienda Sanitaria.