Il FUTURO NON HA ETA'

Lo Spi-Cgil (Sindacato Pensionati Italiani) è il Sindacato generale delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane che tutela e organizza nella Cgil i pensionati di tutte le categorie, soggetti a qualsiasi regime pensionistico. Lo Spi-Cgil promuove lo sviluppo e la collaborazione tra Federazioni di categoria e Sindacato dei pensionati, ed è affiliato alla Federazione Europea Pensionati e Anziani (Ferpa). Leggi lo Statuto approvato dal XVII Congresso nazionale dello Spi-Cgil, tenuto a Montesilvano nei giorni 16-17-18 febbraio 2006.

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09/02/2021

L'inferno della rotta balcanica, la diretta web dello Spi Cgil

Stop all’indifferenza dell’Europa sull’emergenza umanitaria dei campi profughi in Bosnia. A lanciare l’appello alle coscienze è il Sindacato pensionati Cgil del Triveneto, con la diretta web “Rotta balcanica, cronaca dall’inferno”, in programma alle 18 di  mercoledì 10 febbraio. All’evento, che si potrà seguire attraverso le pagine Facebook (@spicgilveneto) e You Tube dello Spi Cgil Veneto, interverranno tra gli altri gli eurodeputati Alessandra Moretti e Massimiliano Smeriglio, il presidente del Consorzio italiano di solidarietà Gianfranco Schiavone e il segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti, che concluderà i lavori.

«L’iniziativa – spiega il segretario del Sindacato pensionati Cgil del Friuli Venezia Giulia Roberto Treu – sarà anche l’occasione per denunciare la pratica dei respingimenti informali in Slovenia, in atto sul nostro confine, la cui illegittimità è stata sancita dalla recente sentenza con la quale il tribunale di Roma, accogliendo il ricorso di un cittadino pakistano respinto senza poter presentare richiesta di asilo, ha giudicato tale prassi contraria alla Costituzione e alla carta dei diritti fondamentali Ue. Da sottolineare – aggiunge Treu – come la riammissione in Slovenia sia solo il primo passo di una catena che riporta i richiedenti asilo fuori dai confini dell’Unione, verso quei campi dove sono costretti a vivere in condizioni inumane senza che l’Italia e l’Europa muovano un passo per una soluzione stabile nel senso della solidarietà, dell’accoglienza e del rispetto dei più elementari diritti umani e civili».