Il FUTURO NON HA ETA'

Lo Spi-Cgil (Sindacato Pensionati Italiani) è il Sindacato generale delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane che tutela e organizza nella Cgil i pensionati di tutte le categorie, soggetti a qualsiasi regime pensionistico. Lo Spi-Cgil promuove lo sviluppo e la collaborazione tra Federazioni di categoria e Sindacato dei pensionati, ed è affiliato alla Federazione Europea Pensionati e Anziani (Ferpa). Leggi lo Statuto approvato dal XVII Congresso nazionale dello Spi-Cgil, tenuto a Montesilvano nei giorni 16-17-18 febbraio 2006.

News

13/12/2020

Pandemia, gli errori della Regione e delle Aziende sanitarie

«Pesa la mancata individuazione, fin dalla scorsa estate, di strutture per l’isolamento dei positivi non gravi, e la conseguente disposizione con cui la Regione ha obbligato le case di riposo a tenersi i contagiati». Il segretario del Sindacato pensionati Cgil Fvg Roberto Treu replica così alla «narrazione» (così la definisce lo stesso Treu) dell’assessore alla Salute, ribadendo le critiche più volte lanciate nei confronti della gestione dell’emergenza sanitaria nelle case di riposo. In particolare, sottolinea il segretario dello Spi, «di fronte a una seconda ondata che vede la regione tra le più colpite a livello nazionale per l’impatto della pandemia sulle residenze per anziani».
CONTROCANTO. A supporto delle accuse anche i numeri sull’andamento dei contagi fra gli ospiti e gli operatori. A fornirli il segretario dello Spi-Cgil di Udine Enrico Barberi, che fornisce il quadro regionale aggiornato a ieri. «Rispetto all’ultimo dato reso dall’assessore Riccardi lo scorso 1° dicembre – spiega Barberi – che parlava di 1.835 contagi complessivi tra gli ospiti e 742 tra gli operatori, si sono aggiunti altri 524 tamponi positivi tra gli anziani e 204 tra gli operatori, portando il totale della seconda ondata rispettivamente a 2.359 e 946 casi: si tratta di un quarto dei posti letti occupati e del 13% del personale, più di un lavoratore su 8. Considerando anche la prima ondata, con un numero di tamponi sicuramente inferiore, tra gli utenti abbiamo superato i 3mila casi, praticamente un ospite su 3». Dati, questi, sui quali il sindacato rivendica più chiarezza: «Servirebbero aggiornamenti costanti – denuncia Treu – e più dettagliati, soprattutto sul numero dei decessi sia negli ospedali che nelle case di riposo, ma anche sull’andamento dei ricoveri, degli isolamenti, delle guarigioni, delle strutture colpite territorio per territorio. Numeri sui quali sembra essere caduto un velo».
ERRORI E SOTTOVALUTAZIONI. Pur in mancanza di dati dettagliati sui decessi, secondo lo Spi il pedaggio pagato dalle case di riposo pesa parecchio sul bilancio di una seconda ondata che, nella nostra regione, ha visto triplicarsi rispetto alla prima il numero delle vittime (oltre a quello dei ricoveri nei reparti Covid). «Di fronte al dilagare dei contagio – ribadisce Treu – è legittimo chiedersi quando abbiano inciso le sottovalutazioni e le mancate scelte della scorsa estate, quando la Regione e le Aziende sanitarie avrebbero dovuto individuare e predisporre predisporre strutture dedicate all’isolamento dei contagiati. È mancato questo prima, è mancato un confronto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei pensionati, legittime rappresentanti dei lavoratori e degli ospiti. Non c’è stata trasparenza, nei confronti nostri e dell’opinione pubblica, e hanno pesato anche gli errori che hanno segnato la gestione dell’intera macchina della sanità regionale, dalle mancate assunzioni alle lacune sul fronte dei servizi territoriali, dell’assistenza domiciliare, dei dipartimenti di prevenzione, con un sistema dei controlli e dei tracciamenti totalmente saltato».