Il FUTURO NON HA ETA'

Lo Spi-Cgil (Sindacato Pensionati Italiani) è il Sindacato generale delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane che tutela e organizza nella Cgil i pensionati di tutte le categorie, soggetti a qualsiasi regime pensionistico. Lo Spi-Cgil promuove lo sviluppo e la collaborazione tra Federazioni di categoria e Sindacato dei pensionati, ed è affiliato alla Federazione Europea Pensionati e Anziani (Ferpa). Leggi lo Statuto approvato dal XVII Congresso nazionale dello Spi-Cgil, tenuto a Montesilvano nei giorni 16-17-18 febbraio 2006.

News

03/04/2020

Emergenza Covid, sanità e assistenza i fronti decisivi: proteggere lavoratori e utenti

Per vincere la battaglia contro il virus e accelerare i tempi di uscita dall’emergenza è indispensabile un ulteriore rafforzamento delle misure di prevenzione e di contrasto al contagio nella sanità e dell’assistenza, nell’interesse dei lavoratori, degli utenti e di tutti i cittadini. Questo l’appello che Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato all’amministrazione regionale e ai sindaci del Friuli Venezia Giulia, nel corso dei due incontri (tenutisi ieri, giovedì 2 aprile) con Anci-Federsanità e con la Direzione regionale alla Salute. Il doppio appuntamento è stato l’occasione per sollecitare, «oltre alla regolare fornitura dei dispositivi di protezione individuale per chi opera nelle strutture sanitarie, nelle case di riposo, nelle Rsa e nell’assistenza domiciliare», anche «la definizione di protocolli che prevedano l’effettuazione di tamponi con cadenza almeno settimanale per tutto il personale impegnato in queste strutture e l’individuazione di procedure e strutture per l’assistenza sanitaria ai contagiati e il loro isolamento».
A rafforzare questa esigenza, sostengono per le segreterie regionali Rossana Giacaz (Cgil), Luciano Bordin (Cisl) e Magda Gruarin (Uil), i dati sull’impatto dell’epidemia sugli operatori del sistema socio-sanitario, sugli ospiti delle case di riposo, dov’è stato purtroppo altissimo il numero di vittime, e su tutti i lavoratori impegnati anche indirettamente in questo comparto, compresi quelli dei servizi in appalto, dalle mense alle pulizie. Per quanto riguarda in particolare le strutture per anziani, ai sindaci e ai dirigenti dell’assessorato alla Salute i sindacati hanno chiesto «quale sia la strategia nelle strutture per anziani per sostituire il personale che migra verso il pubblico, la situazione della fornitura dei Dpi agli ospiti e a tutti i lavoratori coinvolti nel comparto, quale il piano di intervento per affrontare l’emergenza in atto, quali le strategie per garantire una maggiore interazione tra aziende sanitarie, servizi socioassistenziali dei Comuni e territori, anche con un auspicabile coinvolgimento delle parti sociali, visto che l’interlocuzione tra vertici delle aziende sanitarie e direttori generali è oggi praticamente assente». Chiarimenti, inoltre, sono stati chiesti sull’andamento delle assunzioni aziende per azienda e sul coinvolgimento della sanità privata nelle strategie per fronteggiare l’emergenza, vista la messa in sospensione del personale in molte realtà.
Nel corso dell’incontro con l’Anci, particolare attenzione è stata dedicata al tema dell’assistenza domiciliare, sollecitando, assieme all’esigenza di adottare anche in questo settore tutte le misure necessarie per la sicurezza di operatori e utenti, «un adeguato piano di assunzioni che abbracci tutti gli ambiti del welfare territoriali, compresi i servizi sociali, già oggi fortemente sotto organico, che saranno chiamati a un impegno straordinario per far fronte agli effetti economici, sociali e occupazionali di questa emergenza».