Il FUTURO NON HA ETA'

Lo Spi-Cgil (Sindacato Pensionati Italiani) è il Sindacato generale delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane che tutela e organizza nella Cgil i pensionati di tutte le categorie, soggetti a qualsiasi regime pensionistico. Lo Spi-Cgil promuove lo sviluppo e la collaborazione tra Federazioni di categoria e Sindacato dei pensionati, ed è affiliato alla Federazione Europea Pensionati e Anziani (Ferpa). Leggi lo Statuto approvato dal XVII Congresso nazionale dello Spi-Cgil, tenuto a Montesilvano nei giorni 16-17-18 febbraio 2006.

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29/05/2019

Rivalutazione, fisco, non autosufficienza: i pensionati in piazza a Roma

«Ricostruire il montante pensionistico tenendo conto dei danni subiti negli anni per effetto dei blocchi e dei tagli alla rivalutazione delle pensioni». Questo, per i segretari regionali dei sindacati pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil Ezio Medeot, Renato Pizzolitto e Magda Gruarin, il primo provvedimento da prendere per «fare giustizia» e restituire ai pensionati quanto perso negli anni a causa dei tagli all’adeguamento delle pensioni all’inflazione. È una delle principali richieste che i sindacati rilanciano al Governo alla vigilia della nuova manifestazione nazionale indetta per sabato (1° giugno) a Roma, a meno di quattro mesi dalla precedente. Il fronte col Governo è caldo ed è attesa una grande partecipazione, come dimostra la sede scelta da Spi, Fnp e Uilp: la vastissima piazza di San Giovanni al Laterano. A confermarlo Medeot, Pizzolitto e Gruarin, che annunciano la partenza per la capitale di circa cinquecento pensionati dal Friuli Venezia Giulia.
In ballo non c’è soltanto la perequazione delle pensioni, dopo il dietrofront del Governo sull’atteso ritorno al “sistema Prodi”, vigente fino al 2011, e i relativi conguagli rispetto agli importi pagati tra gennaio e marzo, conguagli dei quali, per i pensionati, è tutt’altro che casuale il rinvio a giugno: «Il conto si pagherà dopo le elezioni europee», commentano i segretari regionali. I pensionati mettono sul tavolo anche la questione fiscale: «Le tasse sulle pensioni, nel nostro Paese, sono fra le più alte d’Europa, e i pensionati pagano anche il conto degli altissimi livelli di evasione, che si ripercuote sia sul carico fiscale di chi le tasse le paga per intero, sia per le ripercussioni negative dell’evasione sul welfare», spiegano Medeot, Pizzolitto e Gruarin, non senza sottolineare gli altri grandi temi della mobilitazione: «Chiediamo – proseguono – una legge nazionale sulla non autosufficienza, perché l’età media della popolazione aumenta e cresce il numero di persone che non ricevono un’assistenza adeguata, l’abolizione dei ticket, la difesa della sanità e dell’assistenza pubblica, anche nella nostra regione, contro le spinte sempre più pressanti verso la privatizzazione, livelli di assistenza uniformi su tutto il territorio nazionale, la separazione tra assistenza e previdenza nei bilanci dell’Inps».
Nella lista delle richieste presentate al Governo anche l’estensione della cosiddetta quattordicesima, l’importo aggiuntivo sulle pensioni basse in pagamento a luglio, «per dare riposte concrete alla crescita della povertà». Su questo fronte, per i pensionati di Cgil, Cisl e Uil, i risultati del reddito di cittadinanza saranno molto inferiori alle attese. «In particolare – rimarcano Medeot, Pizzolitto e Gruarin – se ci si riferisce alle domande di pensione di cittadinanza, che rappresentano attualmente solo il 15% del totale. Se questa tendenza verrà confermata, saranno soltanto 150mila i pensionati italiani che riceveranno un’integrazione al reddito con questo strumento, e nella maggior parte dei casi di importo assai limitato. Tanta propaganda, quindi, ma pochi benefici concreti».