Il FUTURO NON HA ETA'

Lo Spi-Cgil (Sindacato Pensionati Italiani) è il Sindacato generale delle pensionate, dei pensionati e delle persone anziane che tutela e organizza nella Cgil i pensionati di tutte le categorie, soggetti a qualsiasi regime pensionistico. Lo Spi-Cgil promuove lo sviluppo e la collaborazione tra Federazioni di categoria e Sindacato dei pensionati, ed è affiliato alla Federazione Europea Pensionati e Anziani (Ferpa). Leggi lo Statuto approvato dal XVII Congresso nazionale dello Spi-Cgil, tenuto a Montesilvano nei giorni 16-17-18 febbraio 2006.

News

05/06/2017

Sindacati da 10 paesi sul confine sloveno-croato per un'Europa più giusta e solidale

Tredici organizzazioni sindacali dei pensionati in rappresentanza di dieci paesi, per un totale di circa 300 partecipanti, si sono ritrovati oggi sul confine tra Slovenia e Croazia, fra Obrezje e Bregana, per dire no a muri e fili spinati, e spingere invece verso un’Europa solidale, dove si affermino i valori di pace, libertà e giustizia. La location, fortemente simbolica, è un luogo di come tanti altri in Europa, dove da sempre si incontrano popoli e culture diverse, ma anche il trampolino ideale per rilanciare il motto dell’Unione Europea “Unità nella Diversità”, con tutto il suo profondo significato di rispetto umano e convivenza civile, di integrazione e fiducia verso un'Europa casa comune e comunità di destino.
L’idea nata dallo Spi Cgil Fvg, con il supporto della segreteria nazionale e del vicino Veneto, ha coinvolto organizzazioni sindacali dei pensionati di Italia, Slovenia, Croazia, Austria, Bosnia Erzegovina, Ungheria, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Serbia. Dopo la manifestazione svoltasi sul confine, seguita da un breve corteo, i partecipanti si sono ritrovati nella vicina Jesenice na Dolenjskem per un convegno con il saluto dei segretari generali di Spi, Sus (Slovenia) e Suh (Croazia), e per la firma di una dichiarazione congiunta nella quale le sigle rivolgono anche un appello ai governi dei loro paesi e all’Unione Europea perché prevalgano la solidarietà e l’obbligo morale di aiutare e trattare i profughi in modo umano e dignitoso, nella sicurezza e nella legalità, anche attraverso una nuova disciplina europea in grado di garantire una loro giusta distribuzione tra tutti gli stati membri.
I sindacati dei pensionati chiedono inoltre che i Governi ratifichino la Convenzione internazionale per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, e le analoghe Convenzioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro. Nella dichiarazione congiunta, i firmatari si impegnano con determinazione per la costruzione di un’Europa unita, giusta e solidale nella continuità di quegli ideali di pace, giustizia, eguaglianza sociale e convivenza civile che sono alla base del suo sogno e le sue più forti fondamenta. Soprattutto di fronte all’ondata di disperati che, anche lungo quella rotta balcanica di cui è parte la frontiera sloveno-croata, fuggono dalla guerra e da condizioni di vita miserabili, a cui non si può rispondere con i reticolati di filo spinato tra gli stati europei ma solo con la riaffermazione dei diritti indivisibili dell’uomo, a prescindere dalla religione di appartenenza o dal paese di provenienza.

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